Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) non è solo un gruppo di persone o imprese, ma soprattutto uno strumento previsto dalla normativa per permettere a più soggetti di produrre, consumare e condividere energia rinnovabile in modo coordinato.
È uno strumento giuridico, tecnico ed economico che consente di valorizzare localmente l’energia prodotta e di ottenere incentivi specifici dal GSE.
Il funzionamento si basa sull’energia condivisa: ora per ora si confronta la produzione complessiva degli impianti della comunità con il consumo complessivo dei membri. Il valore minimo tra i due è la quota di energia condivisa, su cui il GSE riconosce una tariffa premio per 20 anni. Questo incentivo si somma ai benefici dell’eventuale autoconsumo diretto e alla valorizzazione dell’energia immessa in rete.
Come strumento, la CER permette di:
- ridurre i costi energetici grazie a incentivi e risparmi in bolletta;
- sostenere la transizione ecologica senza dover installare un impianto per ogni singolo utente;
- rafforzare la coesione territoriale, creando un modello di gestione dell’energia partecipato e locale.
I membri mantengono i propri contratti di fornitura, ma condividono le regole di funzionamento e la ripartizione dei benefici, stabilite nello statuto della comunità. In questo modo, la CER diventa uno strumento pratico e concreto per trasformare la produzione di energia rinnovabile in un vantaggio collettivo.